1950 Alan Turing – Computing Machinery and Intelligence – Extracts
Un viaggio negli estratti di “Computing Machinery and Intelligence, 1950 di Alan Turing, esplorando le riflessioni pionieristiche sulle macchine pensanti e le idee che hanno ispirato l’intelligenza artificiale.
L’idea di un computer digitale è vecchia. Charles Babbage, professore di matematica lucasiano a Cambridge dal 1828 al 1839, progettò una macchina del genere, chiamata Analytical Engine, ma non fu mai completata.
The idea of a digital computer is an old one. Charles Babbage, Lucasian Professor of Mathematics at Cambridge from 1828 to 1839, planned such a machine, called the Analytical Engine, but it was never completed.
“Non esiste nulla che una macchina sia in grado di fare che in linea di principio non sarebbe anche in grado di capire da sola”. La domanda “le macchine possono pensare?” andrebbe sostituita da: “possiamo immaginare computer digitali capaci di giocare il gioco dell’imitazione?”
Anche l’analogia della “buccia di una cipolla” è utile. Nel considerare le funzioni della mente o del cervello, troviamo certe operazioni che possiamo spiegare in termini puramente meccanici. Questo, diciamo, non corrisponde alla mente reale: è una specie di pelle che dobbiamo togliere se vogliamo trovare la mente reale. Ma poi in ciò che rimane troviamo un’ulteriore pelle da togliere, e così via. Procedendo in questo modo, arriviamo mai alla mente “reale” o arriviamo alla fine alla pelle che non ha niente dentro? In quest’ultimo caso, l’intera mente è meccanica. (Non sarebbe una macchina a stati discreti, tuttavia. Ne abbiamo discusso.)
The ‘skin of an onion’ analogy is also helpful. In considering the functions of the mind or the brain we find certain operations which we can explain in purely mechanical terms. This we say does not correspond to the real mind: it is a sort of skin which we must strip off if we are to find the real mind. But then in what remains we find a further skin to be stripped off, and so on. Proceeding in this way do we ever come to the ‘real’ mind, or do we eventually come to the skin which has nothing in it? In the latter case the whole mind is mechanical. (It would not be a discrete-state machine however. We have discussed this.)
Invece di provare a produrre un programma per simulare la mente adulta, perché non provare piuttosto a produrne uno che simuli quella del bambino? Se questo fosse poi sottoposto a un corso di istruzione appropriato si otterrebbe il cervello adulto. Presumibilmente il cervello del bambino è qualcosa di simile a un quaderno di appunti come lo si compra dai cartolai. Piuttosto poco meccanismo e molti fogli bianchi. (Meccanismo e scrittura sono dal nostro punto di vista quasi sinonimi.) La nostra speranza è che ci sia così poco meccanismo nel cervello del bambino che qualcosa di simile possa essere facilmente programmato. La quantità di lavoro nell’istruzione possiamo supporre, come prima approssimazione, essere molto simile a quella del bambino umano.
Instead of trying to produce a programme to simulate the adult mind, why not rather try to produce one which simulates the child’s? If this were then subjected to an appropriate course of education one would obtain the adult brain. Presumably the child-brain is something like a note-book as one buys it from the stationers. Rather little mechanism, and lots of blank sheets. (Mechanism and writing are from our point of view almost synonymous.) Our hope is that there is so little mechanism in the child-brain that something like it can be easily programmed. The amount of work in the education we can assume, as a first approximation, to be much the same as for the human child.
Abbiamo quindi diviso il nostro problema in due parti. Il programma per bambini e il processo educativo. Questi due rimangono strettamente collegati. Non possiamo aspettarci di trovare una buona macchina-bambino al primo tentativo. Bisogna sperimentare insegnando a una di queste macchine e vedere quanto bene impara. Si può quindi provare con un’altra e vedere se è migliore o peggiore. C’è un’ovvia connessione tra questo processo e l’evoluzione, tramite le identificazioni.
We have thus divided our problem into two parts. The child-programme and the education process. These two remain very closely connected. We cannot expect to find a good child-machine at the first attempt. One must experiment with teaching one such machine and see how well it learns. One can then try another and see if it is better or worse. There is an obvious connection between this process and evolution, by the identifications.
Forse questa visione è eretica. San Tommaso d’Aquino (Summa Theologica, citato da Bertrand Russell, p. 480) afferma che Dio non può fare in modo che un uomo non abbia anima. Ma questa potrebbe non essere una vera restrizione dei suoi poteri, ma solo un risultato del fatto che le anime degli uomini sono immortali e quindi indistruttibili. 1I nomi degli autori in corsivo si riferiscono alla Bibliografia.
Possibly this view is heretical. St. Thomas Aquinas (Summa Theologica, quoted by Bertrand Russell, p. 480) states that God cannot make a man to have no soul. But this may not be a real restriction on His powers, but only a result of the fact that men’s souls are immortal, and therefore indestructible.